top of page

Impercettibili sfumature. 1.

"Impercettibili sfumature" è un piccolo progetto di esplorazione del mondo delle emozioni attraverso la fotografia. Il mio lavoro da psicoterapeuta mi porta di continuo a confrontarmi con le emozioni, le mie e quelle altrui. La scienza a cui faccio riferimento mi insegna che: le emozioni sono stati mentali e fisiologici associati a modificazioni psicofisiologiche a stimoli interni o esterni, naturali o appresi; che le espressioni facciali e la loro interpretazione non cambiano da paese in paese; che le cosiddete emozioni universali sono sette ovvero paura,tristezza, gioia, disprezzo, disgusto, sorpresa, rabbia; che se l’uomo adotta una particolare espressione facciale volontariamente, esistono due diversi circuiti nervosi per i muscoli facciali uno volontario e uno involontario. Quindi l’attivazione di una particolare emozione è in grado di attivare anche i circuiti involontari, per questo motivo è impossibile negare l’espressione di una emozione: alcuni muscoli si attiveranno comunque, anche se solo per un breve istante.

Eppure, al di là delle manifestazione corporea e dell'universalità delle emozioni, esiste un territorio vastissimo, quello del modo in cui elaboriamo le emozioni o le censuriamo, le sperimentiamo, le rinchiudiamo o le colleghiamo ad oggetti, suoni, volti, ecc. Mentre iniziavo ad elaborare questo progetto e questi pensieri attraversavano la mia mente, un brano musicale mi veniva prepontemente in testa: "sfumature" dei 99 posse e così "Impercettibili sfumature" ne è divenuto il titolo. Da qui tutto il percorso mi è stato chiaro: creare un collegamento tra un emozione, un brano musicale ed un oggetto. Svestiti i panni da psicoterapeuta, mi son guardata intorno e (senza pretese da fotagrafa, ma da semplice appassionata) ho chiesto alla mia macchinetta di raccontare il mondo di emozioni che io e i miei compagni di viaggio, avremmo identificato e scelto. Inizio da me oggi, per poi passare nei prossimi post a Giulia ed Antonio. Ho scelto per me due emozioni: la tristezza, quella che ti avvolge più o meno pesante e che ti fa stringere un cuscino al petto, come se quell'oggetto fosse capace di attutire il pugno allo stomaco, il nodo in gola... come se un cuscino possa proteggerti o dividere con te il peso della tristezza. L'oggetto scelto è quindi un cuscino, la canzone "Fragile" di Sting. Ho scelto poi la gioia, pensando alla felicità del viaggio, l'oggetto è un cappello, che spesso mi accompagna in viaggio e la canzone è "Rotolando verso Sud" dei Negrita. E citando allora prima Sting e poi i Negrita, a conclusione di questo primo post, mi viene da dire che " La pioggia continuerà a dirci quanto siamo fragili..." e che "Ogni nome un uomo ed ogni uomo è solo quello che scoprirà inseguendo le distanze dentro se .Quante deviazioni? Quali direzioni e quali no? Prima di restare in equilibrio per un po'...Sogno un viaggio morbido, dentro al mio spirito. E vado via, vado via, Mi vida così sia ..."


Post in evidenza
Post recenti
Archivio
Cerca per tag
Seguici
  • Facebook Basic Square
  • Twitter Basic Square
  • Google+ Basic Square
bottom of page